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L’intelligenza artificiale diventa l’arma segreta della Gen Z nel trading crypto

25.07.2025 9:13 3 min. di lettura Leonardo Magi
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L’intelligenza artificiale diventa l’arma segreta della Gen Z nel trading crypto
  • La Gen Z usa sempre più l’AI per fare trading crypto, lo rivela un nuovo report

Secondo un nuovo report di MEXC, una dei principali exchange di criptovalute, sta emergendo un cambiamento generazionale nel modo di fare trading: i giovani della Gen Z stanno puntando molto sull’intelligenza artificiale (AI).

Analizzando i dati di oltre 780.000 account appartenenti a utenti tra i 18 e i 27 anni, MEXC ha scoperto che ben il 67% di loro ha utilizzato almeno un bot o una strategia basata su AI negli ultimi 90 giorni. In pratica, per questi giovani trader, l’intelligenza artificiale non è più un gadget futuristico, ma uno strumento essenziale per muoversi nei mercati crypto.

Meno emozioni, più automazione: così la Gen Z fa trading

A differenza delle generazioni più adulte, la Gen Z non vede l’intelligenza artificiale come un una novità curiosa, ma come un vero e proprio alleato indispensabile. Per i giovani trader, l’AI è uno strumento concreto per gestire le operazioni in modo più razionale, impostare strategie automatiche e ridurre l’influenza delle emozioni — spesso dannose nei mercati ad alta volatilità come quello delle criptovalute.

Secondo i dati raccolti, gli utenti sotto i 30 anni sono più propensi a utilizzare strumenti AI rispetto a chi ha più di 30 anni. L’utilizzo di questi strumenti aumenta soprattutto nei momenti di forte movimento del mercato o in seguito a notizie rilevanti, quando il sangue freddo fa davvero la differenza.

MEXC segnala che gli utenti della Gen Z passano in media 11,4 giorni al mese interagendo con sistemi basati su intelligenza artificiale. Un coinvolgimento decisamente più alto rispetto a Millennials e Gen X, che restano molto più distaccati da questi strumenti.

Ma non si tratta di un uso “alla cieca”: i giovani trader dimostrano una certa consapevolezza strategica. Durante le impennate di prezzo, il 73% di loro attiva i bot per sfruttare al massimo la volatilità. Ma quando il mercato si muove poco o resta piatto, molti li disattivano volontariamente, preferendo un approccio più prudente. Segno che l’AI non viene usata come bacchetta magica, ma come un vero strumento tecnico da sfruttare al momento giusto.

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La psicologia del trading crypto  sta cambiando: l’AI come copilota

Il modo in cui la Gen Z interagisce con l’AI racconta molto del loro approccio digitale alla vita e agli investimenti. Invece di prendere ogni decisione manualmente, questi giovani trader impostano gli strumenti basati su intelligenza artificiale come veri e propri “copiloti”, pronti a intervenire quando il mercato si fa imprevedibile o emotivamente stressante.

I dati di MEXC parlano chiaro: chi ha fatto affidamento su bot durante le fasi più turbolente ha registrato il 47% in meno di vendite impulsive rispetto a chi operava manualmente. In pratica, l’AI non solo automatizza, ma aiuta anche a tenere a bada le emozioni — una delle sfide più grandi nel mondo del trading crypto.

Leonardo 'Leo' Magi è un writer ed esperto content strategist specializzato nel settore delle criptovalute, con una forte attenzione all'innovazione blockchain, alla DeFi e ai mercati degli asset digitali. Con oltre cinque anni di esperienza nel settore, ha collaborato con alcuni dei migliori siti di informazione e divulgazione sul mondo crypto come Cointelegraph e Cryptonomist, oltre a numerosi blog di nicchia dedicati alle criptovalute e pubblicazioni fintech.

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