Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’ordine esecutivo aprirà l’accesso a ben $9.000 miliardi di risparmi pensionistici (gestiti tramite i fondi 401k) a una gamma molto più ampia di asset, tra cui criptovalute, oro, private equity e investimenti in infrastrutture.
Il provvedimento darà indicazioni ai regolatori statunitensi affinché rimuovano gli ultimi ostacoli legali e tecnici, aprendo così la strada all’inclusione di asset alternativi nei fondi pensione 401k gestiti professionalmente. Finora, questi piani erano limitati principalmente a fondi azionari e obbligazionari, ma rappresentano uno strumento chiave di risparmio per milioni di americani.
Un portavoce della Casa Bianca ha dichiarato al Financial Times che il presidente Trump è “determinato a proteggere il futuro economico e a promuovere la prosperità di ogni cittadino americano”, pur sottolineando che nessuna decisione sarà definitiva fino all’annuncio ufficiale.
Il piano include anche un meccanismo di “safe harbor”, cioè una sorta di scudo legale per i gestori dei 401k che vorranno includere opzioni d’investimento più rischiose, come criptovalute o private equity. Una protezione fondamentale, considerando che questi asset comportano spesso costi più elevati, minore liquidità e potenziale attenzione da parte delle autorità di vigilanza.
La mossa di Trump viene vista da molti come parte di una strategia più ampia per integrare pienamente il mondo crypto nel sistema finanziario statunitense. Nelle ultime settimane, la sua amministrazione ha già mosso diversi passi concreti:
Durante la sua campagna del 2024, Trump aveva promesso di eliminare quella che definiva “una regolamentazione eccessiva” sugli asset digitali. Ora attribuisce proprio al supporto della community crypto uno dei fattori decisivi per la sua vittoria elettorale.
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