La mossa rappresenta un’escalation importante nelle tensioni tra Stati Uniti e Brasile. Trump ha definito la gestione delle vicende giudiziarie di Bolsonaro da parte delle autorità brasiliane come “una vergogna internazionale”, sottolineando come la democrazia sia, a suo dire, “sotto attacco” in Brasile.
Nel suo stile diretto, Trump ha rincarato la dose con una lettera pubblicata su Truth Social, in cui ha accusato il presidente brasiliano Lula di portare avanti un processo “motivato politicamente” contro Jair Bolsonaro. Definendolo “amico e alleato politico”, Trump ha criticato duramente il procedimento giudiziario contro l’ex presidente brasiliano, accusato di aver tentato di ribaltare il risultato delle elezioni del 2022. Secondo Trump, quel processo “non dovrebbe nemmeno esistere”.
Ma non si è fermato lì. Nella stessa lettera, l’ex presidente USA ha puntato il dito contro le recenti iniziative del Brasile per regolamentare le piattaforme online. Ha citato una sentenza della Corte Suprema brasiliana che ritiene i social media responsabili per i contenuti pubblicati dagli utenti, e ha ricordato il blocco temporaneo imposto nel 2023 alla piattaforma X di Elon Musk come prova di un “attacco subdolo” alla libertà di espressione.
Per Trump, non si tratta solo di censura interna: è una minaccia che colpisce anche i diritti degli utenti americani nel mondo digitale.
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